Monthly Archives:maggio 2023

PLAN 75 di Chie Hayakawa

 


TRAMA: In un prossimo futuro in Giappone, il programma Plan 75 del governo incoraggia gli anziani a sottoporsi volontariamente all’eutanasia come rimedio per una società invecchiata. Un’anziana donna i cui mezzi di sopravvivenza scompaiono, un pragmatico venditore del Plan 75 e un giovane operaio filippino affrontano scelte di vita o di morte. “Nessuna selezione, nessuna visita medica, nessun permesso della famiglia. Più semplice è, meglio è!”. E ci sono anche opzioni di gruppo o di lusso platinum. La vita sarebbe una cosa meravigliosa se la nuova legge adottata dal parlamento giapponese non riguardasse un programma molto particolare, presentato come una soluzione al problema dell’invecchiamento della popolazione. A 78 anni, Michi lavora ancora come domestica in un hotel. Ma al di là delle sue vecchie amiche, è sola, senza famiglia, immersa in una routine che la riporta ogni giorno nel suo appartamento, con le gambe sempre più pesanti. Intorno a lei si soppesano i vantaggi del nuovissimo Piano 75 propagandato in pubblicità positiviste (“gli esseri umani non possono scegliere la propria nascita, ma è una buona idea scegliere la propria morte”), ma Michi non è pronta. Tuttavia, il treno della società le passerà accanto, privandola del suo lavoro e schiacciandola poco a poco finanziariamente. Il compito del giovane Hiromu è quello di “vendere” il programma, iscrivendo le persone e promuovendolo, anche nel cuore delle mense per i senzatetto. Proprio nel luogo in cui si pratica l’eutanasia, incontriamo Maria, migrante economica filippina. Intrecciando liberamente le traiettorie di questi tre personaggi, Chie Hayakawa tesse un film di grande acutezza, esponendo le diverse sfaccettature del suo (importante) soggetto sociale attraverso ritratti sottilmente abbozzati e mantenendo un ottimo equilibrio tra i tre fili della sua storia, sia sul piano di una messa in scena discreta e sofisticata, sia su quello della trama.

Note di regia


SCHEDA FILM 

Titolo originale:  Plan 75

Nazione:   Giappone, Francia, Filippine          

Data di uscita: 11 maggio 2023

Sceneggiatura: Chie Hayakawa

Genere: Drammatico                                           

Regia: Chie Hayakawa

Durata:         108′                                                  

Anno:       2022

Cast:     Chieko BaishoHayato IsomuraStefanie ArianneTaka TakaoYumi KawaiHisako ÔkataKazuyoshi KushidaYusaku Mori

Produzione: Dongyu Club, Fusee, Happinet Phantom St, Loaded Films, Urban Factory, WOWOW                          

Distribuzione: Tucker Film


LA TERRA DELLE DONNE di Marisa Vallone

 


TRAMA: Sardegna, immediato secondo dopoguerra. Fidela, eredita per tradizione l’arte della stregoneria da sua madre e diventa Coga, la strega del villaggio. In una campagna rurale e ancora legata ad antichi riti, quando nasce un settimo figlio ed è una femmina, viene inevitabilmente instradata alla magia. Fidela deve occuparsi di curare i malefici e di far nascere i bambini del villaggio. Lei non può avere figli suoi perché nessun uomo può toccarla. La sua vita è sottomessa alla volontà della società patriarcale e superstiziosa in cui vive e ribellarsi è impossibile. Sarà costretta a reprimere qualsiasi desiderio e sentimento fino al giorno in cui conoscerà la piccola Bastiana, nata anche lei settima figlia e affidata a Fidela per imparare la stregoneria. Per Fidela la bambina diventa una figlia e il sentimento che nascerà sarà una rivoluzione nella sua vita. Da quel momento e nel corso degli anni, Bastiana sarà per lei una fonte di ispirazione che metterà in discussione tutte le sue convinzioni e cambierà completamente la sua vita. ll titolo “La terra delle donne” è proprio un omaggio al potere ancestrale legato al mondo del femminino; da qui però scaturiscono altre riflessioni di tipo socio-culturale sulla definizione del ruolo della donna, tutt’oggi martoriato dalle aspettative degli altri, dalla misoginia e dalla violenza più o meno esplicita. Il tema più delicato e mai troppo esplorato rimane ancora quello della maternità e della sua ambivalenza: da un lato, quando accettata e desiderata, sia essa naturale oppure adottiva, diventa veicolo di un amore incondizionato e inedita felicità; dall’altro ci sono le maternità cercate e non trovate, quelle indesiderate, quelle pretese dagli altri, giudicate, criticate: quelle che a volte si trasformano in ossessione perché sembrano l’unico modo per trovare un posto nel mondo. Ma la terra non è solo delle donne, certo: in realtà sono tanti gli uomini a muovere la storia e ad apportare cambiamenti, nel bene e nel male. (Marisa Vallone – Note di regia)

Sito ufficiale


SCHEDA DEL FILM

Titolo originale:  La terra delle donne

Nazione:   Italia                                                    

Data di uscita: 27 aprile 2023

Sceneggiatura: Paola Sini

Genere: Drammatico, Storico                           

Regia: Marisa Vallone

Durata:         104′                                                 

Anno:       2022

Cast:      Paola SiniValentina LodoviniJan BijvoetSyama RaynerHal YamanouchiAlessandro HaberFreddie Fox

Produzione: Fidela Film, Armeni G.E.S. Productions, New Time                                                 

Distribuzione: Adler Entertainment


🇪🇺 LUX PRIZE 2023 🇪🇺

L’ Ufficio del Parlamento europeo in Italia , in collaborazione con @kama_productions e @elliotfilms.eu, organizza a maggio le visioni di

TRIANGLE OF SADNESS

CLOSE

ALCARRÁS

FUOCO FATUO

Il Cinema Splendor è stato scelto con altre otto sale, in Italia, per ospitare la manifestazione.

@luxaudienceaward vogliono permettere la più ampia visione di 4 dei 5 film finalisti di quest’anno in modo da dare l’opportunità agli spettatori di decidere a quale opera andrà l’edizione 2023 del Premio LUX del pubblico europeo.

Il 12 giugno scade, infatti, il termine per votare i lungometraggi in concorso, il vincitore verrà annunciato a Bruxelles a fine giugno nella sala plenaria del Parlamento europeo.

Si può votare dando un punteggio ai film da questo link

Il punteggio può essere modificato per un numero illimitato di volte fino alla chiusura della votazione, il 12 giugno. Sarà preso in considerazione solo l’ultimo voto espresso.
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– I film sono tutti proiettati in Versione Originale sottotitolata
– L’ingresso è gratuito, ma, bisognerà ugualmente passare dal botteghino, per l’assegnazione del posto in sala in base all’ordine di arrivo.
– Non è previsto servizio di prenotazione.
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LE TRAME

 

Triangle of Sadness
È una satira disinibita sui ruoli, le classi invertite e il valore commerciale della bellezza. I modelli
Carl e Yaya fanno una crociera di lusso, dove tutto sembra ‘instagrammabile’, in compagnia di
ricchissimi passeggeri: un oligarca russo, trafficanti d’armi britannici e un disonesto comandante
marxista. Ma cosa succede se le cose vanno male?
Regia di Ruben Östlund – Prodotto da Svezia, Germania, Francia e Regno Unito

Close
L’amicizia tra due ragazzi di 13 anni, Léo e Rémi, si interrompe improvvisamente. Per cercare di
capire cosa sia successo, Léo si avvicina a Sophie, la madre di Rémi. “Close” è un film
sull’amicizia e sulla responsabilità.
Regia di Lukas Dhont – Prodotto da Belgio, Francia e Olanda

Alcarràs
La famiglia Solé trascorre ogni estate curando il proprio frutteto ad Alcarràs, un piccolo villaggio
della Catalogna. Ma il raccolto di quest’anno potrebbe essere l’ultimo. Nuovi progetti per il terreno,
il taglio dei peschi e l’installazione di pannelli solari provocano una spaccatura in questa famiglia
numerosa e unita.
Regia di Carla Simón – Prodotto da Italia e Spagna

Fuoco Fatuo – Will-o’-the-Wisp
È una commedia musicale e romantica. Sul letto di morte Alfredo, principe ereditario del
Portogallo, racconta i suoi giorni da vigile del fuoco quando si innamorò del suo istruttore Alfonso.
Regia di João Pedro Rodrigues – Prodotto da Francia e Portogallo


 

*IL CINEMA RITROVATO* – LE MARGHERITINE (Daisies) di Věra Chytilová

Lunedì 29.05: 17.30 – 19.15 – 21.00

Martedì 30.05: 17.30 – 19.15

Versione Originale restaurata 4K e sottotitolata in italiano

Restaurato in 4K nel 2022 dal Festival Internazionale del Cinema di Karlovy Vary, in collaborazione con il Národní filmový archiv di Praga, il Czech Film Fund, UPP e Soundsquare, a partire dai negativi immagine e suono originali e dai nastri magnetici originali di missaggio.


TRAMA: Due ragazze, una mora e una bionda, con lo stesso nome, Maria, e la stessa carica devastatrice. Insolenti e spregiudicate, combattono il tedio dedicandosi con spirito anarchico e nichilista alla ricerca del divertimento e del piacere. D’altra parte, se tutto nel mondo va storto, perché rigare dritto? “Una metafora della forza distruttrice della natura umana applicata alla civiltà moderna in generale e al sistema comunista in particolare” (Briana Cechová). Esponente della nuova onda cecoslovacca, la Chytilová firma una satira sociale irriverente e grottesca, radicale anche nella forma, libera e visivamente straripante. Un inno alla ribellione. Correva l’anno 1966 quando sugli schermi cechi usciva Margheritine. Soffiava sul Paese un vento che faceva sperare in un cambiamento in senso positivo della società. Ci avrebbero pensato i carri armati russi, il 20 agosto 1968, a soffocare quel desiderio di mutamento e di libertà. L’attività della Chytilová non si sarebbe per questo fermata finendo, com’era inevitabile, nella morsa della censura. Provocazione, exercices de style e rifiuto del cinema classico. Vertice dadaista, surreale, tonitruante della Nová vlna cecoslovacca, rinnegando trama e logicità del racconto, è una riflessione sul cinema, sulla cascata di nuovi sensi che un mondo nuovo riesce ad assegnare a immagini nuove. Chytilová fa saltare in aria i ponti della ragione allestendo uno sventolio sbalordente di formati, stili, generi, cromatismi, di svolazzi alogici, di cortocircuiti tra immagine e suono, tra senso e segno linguistico. Un pamphlet antibellico (sì, è anche questo, sin dai titoli di testa) tutto al femminile, che nella sua disperata vitalità mostra sempre un nucleo teorico e un sottotesto politico, un pungolo di rinnovamento, una smania nascosta di rivoluzione.

Scheda Cineteca di Bologna


SCHEDA DEL FILM

Titolo originale:  Sedmikrásky

Soggetto: Věra Chytilová, Pavel Juráček

Sceneggiatura: Věra Chytilová, Ester Krumbachová.        

Regia: Věra Chytilová

Nazione: Cecoslovacchia                                                         

Genere: Drammatico

Durata:         75’                                                                

Anno:       1966

Cast:               Jitka Cerhová (Marie I), Ivana Karbanová (Marie II), Julius Albert (l’uomo di mondo più anziano), Jan Klusák (l’uomo di mondo giovane), Marie Češková, Jiřina Myšková, Marcela Březinová, Oldřich Hora, Václav Chochola, Josef Koníček.

Produzione:  Filmové studio Barrandov.

Distribuzione:   Cineteca di Bologna                      

Data di uscita: 13 settembre 1967


SANCTUARY – LUI FA IL GIOCO. LEI FA LE REGOLE di Zachary Wigon

 


TRAMA: Wigon firma questo thriller psicologico, sofisticato e seducente sulla ricerca di potere e controllo e sui ruoli che ricopriamo nelle nostre relazioni più intime. Erede facoltoso della catena di hotel del padre, Hal Porterfield ha una lunga relazione professionale con la dominatrice Rebecca Marin; relazione vantaggiosa per entrambi. Ma all’indomani della morte di suo padre, sta a lui prendere le redini dell’azienda di famiglia e decide quindi di porre fine ai loro incontri. Tuttavia, Rebecca non è molto d’accordo. Insistendo di aver plasmato lei Hal, rendendolo perfetto per questo nuovo ruolo di leader, Rebecca cerca di sfruttare il suo talento innato per la manipolazione, la seduzione e la coercizione per convincerlo a ripagare equamente il contributo senza prezzo che lei ha dato alla sua crescita. Nel corso di una notte ad alta carica emotiva, tra i due si scatena un tiro alla fune mentale durante il quale l’ago della bilancia del potere si sposta da uno all’altra, poiché ognuno cerca di avere la meglio. Dal sistema dei personaggi all’uso simbolico dello spazio. Tutto viaggia sul confine di una realtà microcosmica, che ha nella restrizione il suo strumento primario di rappresentazione. È solamente per la claustrofobia di spazi vuoti e sintetici che Hal e Rebecca rivelano le loro reali intenzioni, ritrovando così un posto nel mondo grazie all’eviscerazione spaziale delle loro emotività. Il film individua il processo identitario dei suoi protagonisti nella materialità limitante dello spazio contingente, in un discorso propriamente politico. Anzi, nel momento in cui le disuguaglianze sociali tra Hal e Rebecca si acuiscono, è proprio lì che il racconto, forse accidentalmente, riafferma l’equilibrio etico e umano tra i due. Chimica straordinaria tra Qualley e Abbott, mentre mettono in scena quello che non è solo la storia di un rapporto tossico, ma anche una metafora della società e del cinema stesso. Uno di quei film che soprattutto sa come catturare e mantenere la vostra attenzione, con le buone o con le cattive.

BEST MOVIE - MAGGIO 2023_1


SCHEDA DEL FILM

Titolo originale:  Sanctuary

Nazione:   USA                                                      

Data di uscita: 25 maggio 2023

Sceneggiatura: Michael Bloomberg

Genere: Drammatico, Thriller                           

Regia: Zachary Wigon

Durata:         97′                                                    

Anno:       2022

Cast:    Margaret QualleyChristopher Abbott

Produzione: Charades, Hype Film, Mosaic Films, Rumble Films                   

Distribuzione: I Wonder Pictures

🇪🇺 LUX PRIZE 2023 🇪🇺 – FOGO FÁTUO di João Pedro Rodrigues

LUX PRIZE 2023

TRAMA: Presentato al Festival di Cannes nella sezione Quinzaine des Résalisateur è ambientato nel 2069 e racconta la storia di Alfredo, il re del Portogallo, che sul letto di morte ripensa alla sua vita, soffermandosi in particolare sulla sua giovinezza. I suoi ricordi lo trascinano in un tempo lontano, a quel periodo della sua vita in cui aveva deciso di diventare un pompiere. In caserma aveva incontrato Alfonso, il suo istruttore, di cui si era perdutamente innamorato. L’incontro con Alfonso lo portò a vivere un’intensa storia d’amore e da quel momento tutto nella sua vita cambia. Gira tutto attorno al desiderio, in Fuoco fatuo. Quello del re detronizzato dalla Repubblica che sogna ancora di riprendersi la corona, quello del principe Alfredo suo figlio che invece vuole arruolarsi nei vigili del fuoco secondo “meritocrazia repubblicana”, quello dell’intera caserma gay che fra esercizi fisici, prove di forza, mutande strappate, non smette mai di esibire e di bramare i propri corpi. Un desiderio che Rodrigues trasforma in un viaggio cinematografico onirico, passando per il 2011 della sua infanzia e per l’oggi della sua vita da aspirante pompiere in cui scoprire il sesso fra porte/sipario e macchinine, palcoscenici casalinghi e luminosi prati d’amore vicino al fiume, assurde ipocrisie solidali da lontano della famiglia reale quando spegne le candele durante un incendio in TV e definitivi sovvertimenti politici che si cristallizzeranno infine nel disvelarsi delle più alte cariche dello Stato democratico. Un “fuoco fatuo” filmico profondamente libero, rapsodico, colorato, spudorato, iconoclasta, divertente e divertito, con cui Rodrigues compie un ulteriore scarto dal rigore della tradizione portoghese. Sincero e provocatorio. Un divertissement all’insegna del piacere, ma anche, tramite le sequenze nel futuro, una classica riflessione molto personale sul valore effimero della vita.


SCHEDA DEL FILM

Titolo originale:     Fogo-Fátuo

Nazione: Portogallo, Francia                            

Genere: Commedia, Musicale

Sceneggiatura: João Pedro RodriguesJoão Rui Guerra da MataPaulo Lopes Graça

Regia: João Pedro Rodrigues

Durata:         67′                                                    

Anno:       2022

Cast:      Mauro CostaAndré CabralJoel BrancoOceano CruzMargarida Vila-NovaMiguel LoureiroDinis Vila-NovaLuisa Castelo BrancoVasco RedondoTeresa MadrugaAna BustorffJoão Mota

Produzione:  Terratreme, Filmes Fantasma, House on Fir

Distribuzione: Risi Film in collaborazione con Arch Film  

Data di uscita: 15 dicembre 2022


 

 

 

 

 

IL TOCCO DI PIERO di Massimo Martella

Mercoledì 31 maggio – ore 20.30


Piero Umiliani è stato uno dei più importanti compositori italiani di colonne sonore del ‘900. Il tocco di Piero – Le mille vite di Piero Umiliani, racconta la sua parabola creativa, dagli inizi nel dopoguerra nelle orchestrine jazz degli Alleati, alla prima colonna sonora italiana jazz per ‘I soliti ignoti’ di Monicelli; e poi autore di uno dei motivetti tormentone più noti al mondo (quello che fa Man’ha Man’ha…), autore di decine di colonne sonore di film di genere degli anni ’60-’70, e tra i primi a sperimentare la musica elettronica in Italia, fino alla brusca interruzione dell’attività per colpa di un’emorragia cerebrale a metà degli anni ’80. Per lui hanno suonato tutti i grandi musicisti del jazz italiano, ma anche Chet Baker, Helen Merrill, Gato Barbieri; e negli anni ’90, dopo il faticoso recupero dalla malattia, la sua musica è stata
riscoperta nelle discoteche da un pubblico di giovanissimi, e i suoni creati da Piero hanno iniziato a essere saccheggiati e campionati dai rapper anglosassoni. Umiliani è stato tutto questo e altro ancora, e se a distanza di anni il suo nome fa brillare gli occhi dei collezionisti di vinile di mezzo mondo, e viene considerato un maestro da riscoprire e imitare, è forse perché ha nutrito il suo talento artistico di un’incessante curiosità per qualunque forma di musica, riuscendo poi a riportare tutto alla sua gentilezza di tocco, a una cifra stilistica che resta inconfondibile pur avendo attraversato e contaminato generi tra i più disparati. Umiliani ha saputo essere sofisticato e popolare al tempo stesso, interprete dell’Italia di quegli anni.

Il documentario è anche costellato di musica live, suonata in parte nello studio che Umiliani volle fortemente per sentirsi libero di registrare quando voleva. La produzione jazz viene reinterpretata da un sestetto guidato dal pianista Enrico Pieranunzi; ad un altro gruppo, i Calibro 35, sono invece affidate versioni elettriche delle colonne sonore dei film di genere, che hanno poi ispirato la lounge music; Carlotta Proietti esegue il Valzer della Toppa scritto da Umiliani a quattro mani con Pasolini, diventato un classico della canzone romanesca. Il film si avvale inoltre della narrazione partecipata della famiglia Umiliani; dei ricordi di amici e collaboratori come Edda Dall’Orso, Giovanni Tommaso, Gegè Munari, Silvano Chimenti; e degli interventi di storici della musica e del cinema come Vincenzo Mollica, Dario Salvatori, Pierpaolo De Sanctis, Luca Sapio.

Scheda Filmitalia

Corriere Torino - 28 nov 2022


Il tocco di Piero – Le mille vite di Piero Umiliani
Regia Massimo Martella
Produzione e distribuzione Luce Cinecittà

con: Enrico Pieranunzi Quintet, Calibro 35, Carlotta Proietti, Simona Severini, Serena Altavilla,
Elisabetta e Alessandra Umiliani, Stefania Boffa in Umiliani, Dario Salvatori, Vincenzo Mollica,
Pierpaolo De Sanctis, Luca Sapio, Edda Dell’Orso, Giovanni Tommaso, Gegè Munari,
Silvano Chimenti, Joan Thiele
sceneggiatura: Massimo Martella
fotografia: Paolo Ferrari
montaggio: Angelo Musciagna
musica: Piero Umiliani
Italia, 2022/112′

PETER VON KANT di François Ozon

 


TRAMA: Libera trasposizione del film Le lacrime amare di Petra von Kant, qui, la trama è incentrata sulla figura di Peter Von Kant, celebre regista che vive in compagnia del suo assistente Karl, un uomo tratta male fino all’umiliazione come suo diletto personale, tramite l’attrice Sidonie, il regista incontra e fa la conoscenza di un ragazzo attraente – ma economicamente umile – di nome Amir, di cui si innamora sin da subito, tanto da decidere di ospitarlo nella sua casa e provare a fare di lui un attore. Qualche mese dopo, Peter riesce nel suo intento e in così breve tempo Amir diventa una star affermata del mondo del cinema. Peccato che appena raggiunga la tanto agognata fama, il ragazzo si lasci alle spalle il suo talent scout, abbandonando Peter, che si ritroverà a fare i conti con sé stesso. Peter Von Kant rappresenta l’omaggio ultra-dichiarato di Ozon, al film originale e alla figura tutta di Fassbinder: da Petra a Peter, qui cambia il genere del protagonista e apre degli squarci nel tessuto di un cult del 1972. Peter vive d’arte e d’amore, ma soffre il trauma ricorrente del tradimento e dell’abbandono: non solo l’allontanamento di Sidonie, ma anche la morte della moglie in un incidente d’auto. Il giorno del suo compleanno Peter dovrà fare i conti con se stesso e il suo inappagato bisogno d’amore, nonostante la presenza della figlia adolescente e della madre con cui ha un rapporto complesso. Ozon gioca con richiami e variazioni rispetto al film di Fassbinder, affermando sia la propria libera creatività, che l’omaggio esplicito all’artista maledetto del Junger Deutscher Film. Rispetto a Fassbinder però Ozon lascia sullo sfondo l’ironia dai tratti tragici, e viceversa, della pellicola originale preferendo invece giocare sui tic e sulle idiosincrasie del protagonista e caricandoli allo stremo. Per questo Peter Van Kant si avvicina molto di più alla commedia che al dramma. In sostanza, una riflessione metacinematografica in cui il cinema parla a sé e di sé e in cui la conoscenza, e dunque l’amore, passa attraverso l’immagine, la pellicola impressa, che diviene film o fotografia. Che mitizza e rende immortali, certo, ma che va infine necessariamente distrutta…


SCHEDA FILM

Titolo originale:  Peter Von Kant

Nazione:   Francia                                                

Data di uscita: 18 maggio 2023

Sceneggiatura: François Ozon

Genere: Drammatico                                           

Regia: François Ozon

Durata:         85′                                                    

Anno:       2022

Cast:  Denis MénochetIsabelle AdjaniHanna SchygullaStefan CreponKhalil Ben GharbiaAminthe Audiard

Produzione: FOZ                                                   

Distribuzione: Academy Two


L’INNAMORATO, L’ARABO E LA PASSEGGIATRICE di Alain Guiraudie

 

TRAMA:  Guiraudie, con questo film, conferma il suo talento, attraversando con leggerezza tutti i luoghi comuni del contemporaneo, tra le piaghe della società di oggi e componendo l’allegoria dei mali attuali, questa volta siamo a Clermont-Ferrand, dove un attentato nel centro cittadino porta lo scompiglio fra gli abitanti. Tra questi c’è Médéric, modesto impiegato innamorato di Isadora, prostituta di mezza età sposata con un uomo possessivo. Quando alla porta del suo palazzo si presenta Selim, giovane senzatetto che potrebbe essere coinvolto nell’attentato, Médéric lo accoglie. È l’inizio di una girandola di personaggi e situazioni che il pover’uomo faticherà sempre di più a gestire, tra l’amour fou per Isadora, i continui ritorni del marito della donna, le spedizioni punitive di un gruppo di spacciatori che vuole morto Selim, l’assalto delle forze dell’ordine al palazzo e il coinvolgimento dei vicini di casa. Presentato nella sezione Panorama del Festival di Berlino e all’ultimo Torino Film Festival è la rappresentazione di un microcosmo leggero e giocoso, in una “vaudeville” in cui nulla è mai come sembra. Guiraudie ci mette davanti a tutte le angosce che sembrano soffocare la Francia (e non solo), a cominciare dalla paura dei terroristi (c’è anche un attentato jihadista che interrompe sul più bello una coinvolgente scena di sesso), per poi smontarle o irriderle con un ribaltamento che usa l’ironia a piene mani. Guiraudie entra nel tessuto della provincia francese, il suo centro, le sue vie, i suoi sobborghi dormitorio, e mostrando i personaggi camminare, correre, lottare, spiare, scappare, assaltare, dare fuoco, chiudersi in un appartamento o in un albergo, in una chiesa o in un sottoscala, ridefinisce gli spazi, li rende cinematografici e dunque umani. Il suo cinema rigenera il mondo, è una cosmogonia: lo vedremo fino alla fine, dove il buffo e lo straziante nella loro semplicità – non rimandano ad una gratuita rivendicazione militante, ma, giungono all’ammissione di un pensiero, una possibile soluzione al male del mondo.


SCHEDA DEL FILM

Titolo originale:  Viens je t’emmène

Nazione:   Francia, Belgio                                  

Data di uscita: 27 aprile 2023

Sceneggiatura: Alain Guiraudie

Genere: Commedia. Drammatico                    

Regia: Alain Guiraudie

Durata:         100′                                                  

Anno:       2022

Cast:              Jean-Charles ClichetNoémie LvovskyIlies KadriMichel MasieroDoria TillierRenaud RuttenPhilippe FretunFarida RahouadjMiveck PackaYves-Robert VialaPatrick LigardesSami Outalbali

Produzione: CG Cinéma, OCS, ARTE               

Distribuzione: Satine Film