Monthly Archives:maggio 2024

🎊 CINEMA IN FESTA 2024 🎊

Torna “Cinema in festa”

A Giugno per 5 giorni da domenica 9 a giovedi 13

Biglietto Speciale a €3,50


Al via a Giugno la seconda edizione estiva di CINEMA IN FESTA,

l’occasione imperdibile per vedere i film al cinema a un prezzo speciale.

L’iniziativa è promossa dal MiC 

con la collaborazione del 

David di Donatello – Accademia del Cinema Italiano

CINEMA IN FESTA è il progetto lanciato nel 2022 e che andrà avanti fino al 2026: ogni anno, a Giugno e a settembre, per 5 giorni dalla domenica al giovedì, il biglietto costerà soltanto 3,50€ per tutti i film.
La seconda edizione partirà domenica 9 Giugno e si concluderà giovedì 13 Giugno con le nuove uscite della settimana.

Ispirato alla “Fête Du Cinéma” francese, il progetto è nato dalla collaborazione tra distributori e cinema per garantire agli spettatori italiani una stagione cinematografica lunga dodici mesi.

La prima edizione di settembre 2022 ha totalizzato 1,15 milioni di spettatori e quest’anno l’iniziativa si inserisce nell’ambito di “CINEMA REVOLUTION – Che Spettacolo L’Estate”, la campagna sostenuta dal MiC che trasforma l’estate 2023 in una stagione straordinaria di film e promozioni.

Sito ufficiale

#DANTEDÌ – MIRABILE VISIONE: INFERNO di Matteo Gagliardi

PROPOSTA PER SCUOLE E DOCENTI


Gli istituti scolastici o docenti interessati a proiezioni mattutine potranno prenotarsi anche successivamente al 25 marzo (fino al termine dell’attuale anno scolastico). Informazioni, presso il nostro botteghino. Si possono inviare mail di adesione alla casella di posta splendordessai@gmail.com


TRAMA: Se Dante tornasse ora, cosa potrebbe dire del nostro mondo? Mirabile Visione: Inferno è il risultato di questo assunto: una rilettura straordinariamente attuale e visionaria della Commedia di Dante Alighieri. Partendo dalle illustrazioni ottocentesche del pittore parmense Francesco Scaramuzza, come Dante con Virgilio veniamo accompagnati nella discesa agli inferi dagli attori Benedetta Buccellato (professoressa Argenti) che fa scoprire ai suoi studenti un Dante più rivoluzionario e dalle parole di Luigi Diberti (Padre Guglielmo) che esprimono il più autentico messaggio cristiano, per addentrarci nella grande opera di bellezza, risveglio e educazione che è la Divina Commedia. In Mirabile Visione: Inferno vengono radiografati i mali del nostro tempo: ogni cerchio dell’Inferno diventa la rappresentazione della società moderna, delle possibilità dell’uomo e dei suoi limiti, della crisi della società capitalista e di quella ambientale/climatica globale. Mirabile Visione: Inferno è il primo capitolo di una trilogia, una per cantica, dedicata al Sommo Poeta e alla Divina Commedia. Il film è proposto per il 25 marzo, giorno in cui si celebra il “Dantedì”, la giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri: la data corrisponde al giorno dell’anno 1300 in cui, secondo la tradizione, Dante si perde nella “selva oscura”. Il film, inserito nel catalogo AGIS SCUOLA ER, ha ricevuto i patrocini del Ministero della Cultura, della Società Dante Alighieri ed i Save the Planet, è stato programmato in circa 200 sale cinematografiche ed è già richiestissimo dalle scuole di tutta Italia, con quasi 11.000 alunni in circa 70 matinées già effettuate nel 2023.


SCHEDA DEL FILM

Titolo originale:  Mirabile Visione: Inferno               

Sceneggiatura: Filippo DavoliMatteo GagliardiFederica Tonani

Regia: Matteo Gagliardi                          

Data di uscita: 14 febbraio 2023

Nazione: Italia                                          

Genere: Documentario

Durata:         93′                                         

Anno:     2023

Cast:   Benedetta BuccellatoLuigi Diberti

Produzione e distribuzione:   Starway Multimedia


IL CASO GOLDMAN di Cédric Kahn

 


TRAMA: La storia vera del secondo processo a cui fu soggetto Pierre Goldman, militante della sinistra estrema francese nel 1975. Accusato di reati multipli, Goldman ammette tutti i capi d’accusa con la veemente eccezione di quelli per omicidio, per i quali non solo si proclama innocente ma si scaglia polemicamente contro tutto e tutti nell’aula di tribunale, rifiutando qualunque caratterizzazione moralistica della sua difficile vita. Idolo e demone di un pubblico che lo applaudiva ad ogni ingresso in aula, come si applaudono i gladiatori nell’arena o che lo insultava, dandogli dell’assassino. Trasformò il suo processo in evento, tanto da pubblicarci Memorie oscure di un ebreo polacco nato in Francia. Sfidando un vecchio luogo comune per cui i film processuali sono verbosi e troppo tecnici, Khan sostiene invece, il rilancio del genere, nuova onda del cinema europeo, e francese in particolare, per raccontare una figura discutibile. “Io sono innocente perché sono innocente. Non perché altre persone testimoniano sui miei comportamenti”, dice Goldman messo alle strette. Un populista con evidenti aspetti patologici che viveva la politica da accerchiato e si dichiarava senza fede né legge, perseguitato da uno Stato poliziesco e razzista. Assistiamo ad un lungo rituale, non senza colpi di scena, attraversato da affermazioni clamorose e testimonianze drammatiche: il padre emigrato, la compagna caraibica, investigatori e psichiatri che approfondiscono la personalità dell’imputato ricordando la separazione dei genitori e la ricerca di un’identità con la Francia. Dal razzismo strisciante ai metodi di indagine non ortodossi, dagli scontri ideologici ai profili psicologici dell’imputato, il film rappresenta un grande cinema di scrittura e di “ricostruzione” di un’epoca, ingabbiata in un’aula di tribunale e contenuta dentro l’aspect ratio 4:3, capace però di riecheggiare al di qua dello schermo con un’energia e una verità non discutibili. Una trama, per niente banale, che squarcia il velo dell’ottusità che si cela dietro la bieca dicotomia vero/falso e cerca la stratificazione, e dunque l’umano, la sua dignità e il suo onere.


SCHEDA DEL FILM

Titolo originale: Le procès Goldman

Nazione: Francia

Sceneggiatura: Nathalie Hertzberg, Cédric Kahn                           

Genere: Drammatico                                      

Regia:  Cédric Kahn

Durata:  115’                     

Anno:  2023       

Data di uscita: 23 maggio 2024

Cast: Arieh WorthalterArthur HarariStéphan Guérin-TilliéNicolas BriançonAurélien ChaussadeChristian MazucchiniJeremy LewinJerzy RadziwilowiczChloé LecerfLaetitia MassonDidier BorgaArthur VerretPriscilla LopesPaul JeansonPriscilla Martin

Produzione: Moonshaker                              

Distribuzione: Movies Inspired  – Circuito Cinema


***IL CINEMA RITROVATO*** BUENA VISTA SOCIAL CLUB di Wim Wenders

Lunedì 03.06: 17.00 – 19.00 – 21.00

Martedì 04.06: 21.00

 

Versione Restaurata nel Venticinquesimo anniversario dell’uscita in sala

Versione originale sottotitolata in italiano


 TRAMA: Un gruppo di antiche glorie della musica tradizionale cubana (Compay Segundo, Ibrahim Ferrer e Omara Portuondo, fra gli altri), da decenni passati nel dimenticatoio, vengono rimessi insieme dal chitarrista Ry Cooder (vecchio sodale di Wenders e autore delle musiche di Paris, Texas) per realizzare un disco e una tournée. Confessioni personali, percorsi musicali, racconti di vita vissuta s’intrecciano in uno splendido affresco dove la macchina da presa di Wenders, con fluidi e avvolgenti movimenti, cattura con pudore il cristallino talento e l’insopprimibile gioia di vivere di questi straordinari musicisti. Successo planetario. “Sono andato a L’Avana per girare il film, un posto dove non ero mai stato prima. Tutto ciò che conoscevo era la musica che questi vecchi avevano prodotto, una musica elettrizzante, inebriante, contagiosa. Una volta che ho visto e filmato L’Avana, ho capito cosa c’era di così speciale in questa musica: era uscita da questa città. Quella musica era il sangue di questa città. Il luogo era trasceso nel suono, per così dire, aveva trovato un’altra forma di esistenza in queste canzoni. E questi vecchi seppero produrre e riprodurre quella storia del loro luogo, perché non l’avevano abbandonata, come tanti altri musicisti prima di loro che erano fuggiti dal paese per andare in Florida, in Messico, in Spagna. […] Il loro senso di identità e di appartenenza, l’incredibile amore per il proprio posto, che aveva procurato a questi vecchi tanto dolore e tanta sofferenza, si era rivelato anche la loro forza e la loro grazia salvifica. Pensavo di girare un documentario, e invece eravamo lì pronti a essere testimoni di una favola che nessuno avrebbe potuto immaginare” (Wim Wenders). Il cd inciso da Cooder insieme alla band Buena Vista Socual ha vinto un Grammy Award nel 1997 come Miglior interpretazione tropical latin. Ad oggi è il decimo miglior documentario per incasso secondo Cinetel.

Scheda Cineteca di Bologna


SCHEDA FILM

Titolo originale:  Buena Vista Social Club      

Data di uscita: 7 maggio 1999

Regia: Wim Wenders                                         

Nazione: Germania, USA, Cuba

Genere: Documentario, Musicale          

Durata:         97’             

Anno:       1999

Cast:   Ry CooderRuben GonzalesEliades OchoaOmara PortuondoCompay SegundoIbrahim Ferrer

Produzione: Road Movies Film Berlino

Distribuzione: MIKADO, Il Cinema Ritrovato e CG Entertainment


***I GRANDI CLASSICI*** – L’ODIO / LA HAINE di Mathieu Kassovitz

***NUOVE DATE***

 

Lunedì 27.05: 17.00 – 19.00 – 21.00

Martedì 28.05: 21.00

Versione originale sottotitolata in italiano

 

Restauro in 4K partendo dai negativi originali con la supervisione

del direttore della fotografia Pierre Aïm e approvata dal regista


TRAMA: Ventiquattr’ore nella vita di Vinz, Hubert e Saïd, tre amici della banlieue parigina all’indomani degli scontri tra forze dell’ordine e civili dopo i quali un ragazzo del quartiere, Abdel, si ritrova in fin di vita a causa dei soprusi violenti della polizia. I tre, carichi di rabbia e con una pistola tra le mani, meditano su come avere giustizia. L’odio è diventato il punto di riferimento dell’immaginario metropolitano fin dalla sua uscita, un instant classic per tematiche e stile. L’ira di Vinz, la riflessività di Hubert e la buffoneria di Saïd ci guidano in un microcosmo senza eroi e senza miti, in cui convivono il quotidiano della periferia (in lingua originale quasi tutto il film è in slang stretto) e una rabbia pronta ad esplodere da un momento all’altro, divisa tra smarrimento e vendetta, in un racconto continuamente oscillante tra obiettività e simbolismo. Percorrendo i contorni sfocati della giustizia ed esplorando le contraddizioni dei suoi protagonisti, Kassovitz ha catturato l’essenza degli squilibri sociali, trasformandola e andando a creare un film emblematico e universale, allo stesso tempo crudo e cool, sporco e ricercato. Rivederlo oggi equivale a ritrovarsi davanti a un manifesto lucido e senza tempo che immortala questioni che dopo quasi trent’anni appaiono ancora più attuali. Il mantra «Fino a qui tutto bene» che apre e chiude il film è ancora oggi una preghiera laica che racchiude insieme la speranza e la disillusione di ormai più di una generazione. “Volevo fare un film che entrasse nel profondo, che si sporcasse le mani. L’ODIO è un film contro i poliziotti e volevo che fosse compreso come tale. Anche se tra i poliziotti mostro i bravi ragazzi e tra i giovani i cattivi stronzi…integrando elementi che rendano vivi i personaggi in modo che ridano di ciò che stanno vivendo”.


SCHEDA DEL FILM

Titolo originale:  La Haine                                      

Distribuzione: Cat People

Sceneggiatura e Regia: Mathieu Kassovitz        

Data di uscita: 31 maggio 1995

Nazione: Francia                                                        

Genere: Drammatico

Durata:         95′                                                           

Anno:     1995

Cast:  Vincent CasselSaïd TaghmaouiHubert KoundeEdouard MontouteVincent LindonMathieu KassovitzPeter KassovitzKarim BelkhadraAbdel Ahmed GhiliSoloRywka WajsbrotFrançois LevantalHéloïse RauthMarc DuretChoukri GabteniFatou Thioune

Produzione:  Canal+, Cofinergie 6, Egg Pictures, Les Productions Lazennec


I DANNATI di Roberto Minervini

 


TRAMA: Presentato al 77° Festival di Cannes nella sezione Un Certain Regard. Ambientato nel cuore dell’inverno del 1862, durante la Guerra di Secessione americana, il film segue una compagnia di volontari dell’esercito degli Stati Uniti inviati a esplorare e pattugliare le regioni inesplorate dell’Ovest americano. Con un cambiamento improvviso della loro missione, i personaggi si ritrovano a interrogarsi sul vero significato del loro impegno e della guerra stessa. I personaggi, rappresentano, come il titolo rappresenta, dei veri e propri “condannati” ad una guerra che mischia l’aspetto materiale a quello spirituale. “Per anni ho avuto modo di ascoltare i racconti dei veterani di guerra americani che mai hanno esaltato la guerra, vista invece sempre come qualcosa di molto umano e legato ad un guadagno materiale, come se non fossero veramente consapevoli, fino all’ultimo, del rischio della battaglia e di quell’incubo e oblio in cui si cade quando la si vive. Per questo, nel realizzare un film di guerra, mi sono focalizzato sull’umanità delle persone, che inevitabilmente fanno riferimento alla propria vita reale e ordinaria e ai propri sogni, mentre si interrogano sulle ragioni più trascendentali della guerra”. La trama è costruita con un prima, un durante e un dopo della battaglia, “quando poi resta solo la chimera di una possibile via d’uscita”. “L’aspetto tragico– lo dico anche da americano di adozione – è che quando la guerra comincia a diventare una condizione esistenziale ogni giustificazione si disintegra e diventa qualcosa di fondamentalmente disumano”. Minervini non solo racconta un episodio storico, ma invita anche a una riflessione più ampia sulla natura della guerra e sulle sue rappresentazioni nel cinema. Il film si propone di sfidare le percezioni convenzionali, offrendo una visione critica e umanizzante di un evento storico che continua a influenzare la società americana contemporanea. con l’uso accorto e intelligente del sonoro. “Nel corso della battaglia, un unico momento di scontro a fuoco, poi il suono cambia, si distorce, diventa il suono di tutte le guerre, della Guerra con la G maiuscola. Quel suono che identifica un preciso periodo storico si espande e questi echi richiamano altre armi. Diventa un qualcosa che risuona fino ai giorni d’oggi”.


RECENSIONI

 
 
 
 
 
 
 

 


SCHEDA DEL FILM

Titolo originale: Les Damnés                        

Nazione: Italia, Belgio, USA

Sceneggiatura: Roberto Minervini                              

Genere: Drammatico, Storico                      

Regia:  Roberto Minervini

Durata:  89’                        

Anno:  2024       

Data di uscita: 16 maggio 2024

Cast:  Jeremiah KnuppCuyler BallengerRené W. SolomonNoah CarlsonTimothy Carlson

Produzione: Okta Film, Pulpa Film con Rai Cinema                                                                  

Distribuzione: Lucky Red


LE RAVISSEMENT – RAPITA di Iris Kaltenbäck

 


TRAMA: Ispirato a un fatto di cronaca realmente accaduto e ambientato in una Parigi quasi irriconoscibile e lontana da ogni stereotipo narrativo, il film ci parla di Lydia ostetrica che ha dimestichezza con i bambini e con le madri partorienti. Quando la sua lunga storia d’amore finisce e inizia la sua solitudine si lega ancora di più alla sua amica storica Salomé che intanto è in attesa di un figlio. Curerà il parto dell’amica e intanto conosce occasionalmente Milos, un immigrato serbo che lavora come autista dei mezzi pubblici. Con Milos Lydia trascorre una sola notte e dovrà raccogliere il desiderio dell’uomo di non volere alcun legame sentimentale. Alla nascita della bambina, Salomé affiderà spesso la piccola a Lydia, che sembra sentirla sua perché l’ha portata alla vita e ne ha suggerito alla madre anche il nome Esmeé, “l’amata”. Purtroppo il rapporto di Lydia con la piccola Esmeé è solo strumentale per i suoi scopi che non sono esattamente sinceri. Un film che non vuole dare risposte ma si limita a mostrare la storia di una donna che perde il contatto con se stessa e la realtà che la circonda per avere “una sola ora di felicità”. La storia è raccontata con la voice-over di Milos che, mesi dopo gli avvenimenti, cerca di ricostruire e capire (invano) i passaggi che hanno portato Lydia a mentire e costruire un castello di menzogne nel quale è rimasta prigioniera. Una storia d’amore complessa ma anche profondamente commovente. Hafsia Herzi è eccezionale nel dare voce e corpo al suo personaggio. Dalla luce nel suo sguardo nelle scene iniziali alla tenerezza con cui si prende cura di Esmée fino alla disperazione di chi sa che non può fare altro che arrendersi e accettare il proprio destino. Kaltenbäck non cerca e non dà risposte. Semplicemente racconta la storia di una donna dal bisogno disperato di essere amata e di amare. Un esordio compiuto sotto il punto di vista narrativo e stilistico. Presentato alla Semaine de la Critique di Cannes 2023 e in concorso al Torino Film Festival – dove ha vinto il Premio Speciale della Giuria, il Premio Miglior Attrice e il Premio Miglior Sceneggiatura della Scuola Holden.


SCHEDA DEL FILM

Titolo originale: Le Ravissement – The rapture          

Nazione: Francia

Sceneggiatura: Naïla Guiguet, Iris Kaltenbäck, Alexandre de La Baume                               

Genere: Drammatico                                      

Regia:  Iris Kaltenbäck

Durata:  97’                        

Anno:  2023       

Data di uscita: 08 maggio 2024

Cast:  Hafsia HerziAlexis ManentiNina MeurisseYounes BoucifRadmila Karabatic

Dusko BadnjarAna BlagojevicGrégoire DidelotMathieu PerottoBrigitte Froment

Produzione: MACT Productions, Marianne Productions, Canal+, Ciné+, ARTE France                             

Distribuzione: Satine Film